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Microsoft: un anno dell'azienda con la testa tra le "nuvole" #report

05 Novembre 2016 311

I bilanci, solitamente, si fanno al termine di un anno solare, ma i dodici mesi intercorsi tra ottobre 2015 e ottobre 2016 sono in grado di illustrare, più di altri, il percorso compiuto da Microsoft. Due mesi con altrettanti eventi dedicati alla presentazione di nuovi dispositivi hardware e un anno che non passerà inosservato, soprattutto all'utenza consumer, perché contraddistinto da un importante cambio di rotta nella gestione del relativamente giovane business della vendita di dispositivi mobile. Un processo di trasformazione che deve essere letto senza dimenticare quello che è e resta il DNA della casa di Redmond, nonostante la costante tensione verso nuove mete. Microsoft è un'azienda di software. Questa è il premessa e la chiave di lettura da tener presente per ripercorrere i suoi ultimi dodici mesi.

Nota: per la verifica delle fonti invitiamo a cliccare sui link ipertestuali che sono stati inseriti nell'articolo. Nel redigere il report è stato scelto un approccio basato sulla concatenazione di fatti documentati, cercando di offrire all'utenza consumer informazioni utili per decifrare l'articolata politica commerciale della casa di Redmond. Si tenga inoltre presente che la selezione dei fatti considerati più rilevanti è stata effettuata dando priorità ad un prospettiva prevalentemente consumer.

OTTOBRE 2015, una line-up hardware che ''spacca''

Partire dal mese di ottobre 2015 per esaminare le vicende del passato prossimo di Microsoft non è casuale. Molti, in quel periodo, attendevano la casa di Redmond al varco: dopo i primi timidi tentativi di commercializzare smartphone con il proprio brand - il primo modello in assoluto, il Microsoft Lumia 535, era stato presentato alla fine dell'anno precedente, ma si era trattato di una prova isolata - dopo tre iterazioni del Surface Pro, che diventava un prodotto sempre più maturo, dopo, quindi, le prime 'prove tecniche" di un'azienda che il pubblico iniziava a percepire come una potenziale valvola di sfogo di un mercato smartphone appiattito sugli ecosistemi Android e iOS, Microsoft doveva sostituire le promesse con qualcosa di sostanziale, completo e convincente. Sulla carta, la line-up di dispositivi hardware first party appariva come la più solida mai presentata dalla casa di Redmond.

Era il 6 ottobre 2015, Microsoft sollevò il sipario su una gamma di prodotti a dir poco massiccia: Surface Pro 4 e l'inedito Surface Book, nuova Microsoft Band, la doppietta di smartphone Lumia 950 e 950 XL, i primi tanto attesi terminali di fascia alta con Windows 10 Mobile installato nativamente, e l'economico Lumia 550. Keynote convincente, fan entusiasti, Windows 10 da pochi mesi disponibile in versione stabile per sistemi desktop e pronto ad esordire in versione mobile con i nuovi smartphone. E' stato questo l'apice del cammino di Microsoft come produttore di hardware o meglio, la punta più alta del percorso che ha consentito a Microsoft di essere percepito dall'utenza consumer come un importante player nel mercato dei prodotti hi-tech. Gli altri progetti, a partire da Hololens, catalizzavano l'attenzione dei tecno fan, servivano a dare lustro al brand, ma non erano ancora pronti a raggiungere il segmento consumer. La strategia commerciale della casa di Redmond appariva solida, ragionata, pronta a produrre risultati concreti e a dare una marcata svolta ad un ecosistema di prodotti mobile che, sino ad allora, non era mai stato in grado di insidiare seriamente la concorrenza. Eppure, tra le maglie di una strategia apparentemente solidissima, qualche crepa era già visibile.


Windows 10 Mobile restava una scommessa e una promessa, rivolta non solo agli utenti finali, ma anche agli stessi sviluppatori, chiamati ad investire in un ecosistema che non presentava le stesse opportunità di guadagno rispetto a quelli concorrenti. I Lumia 950 e 950 XL piacquero per essere, finalmente, prodotti di fascia alta, ma, a guardarli bene, l'approccio ricordava ancora quello 'low-profile' che aveva contraddistinto alcuni dispositivi Lumia della precedente (co)gestione Nokia. Competere con i Big del mercato smartphone, da tempo impegnati nel processo di perfezionamento di design e materiali, proponendo uno stile che non si discostava molto da quello dei vecchi Lumia di fascia bassa non sembrava una strategia vincente, mentre si iniziava già a parlare di quel Surface Phone che avrebbe rivoluzionato il design attingendo ai canoni produttivi dei 2-in-1 di Microsoft.

Terzo trimestre 2015 e primo trimestre 2016, la trasformazione sommessa

A complicare il quadro nelle settimane successive, intervennero alcune scelte commerciali dettate dalla tensione USA-centrica di Microsoft. La distribuzione del Surface Book venne inizialmente limitata al mercato statunitense e raggiunse solo successivamente un limitato numero di nazioni europee - l'Italia è stata esclusa dalla distribuzione sin dall'inizio, come lo è anche ora. Stesso discorso per la Microsoft Band 2, mentre i Lumia 950 e 950 XL arrivarono sugli scaffali dei negozi a prezzi che li facevano entrare in competizione con i top gamma Android e iOS dell'epoca, ma con un sistema operativo oggettivamente più acerbo e funzioni di per sé innovative - si pensi a Continuum - ma altrettanto immature. Eppure, la fiducia degli utenti era ancora elevata, perché l'idea che nel mercato smartphone potesse arrivare un ''terzo incomodo'' in grado di frapporsi tra Google ed Apple non dispiaceva, ma anche perché Microsoft, con la sua capacità di produrre dispositivi senza compromessi, come i modelli della linea Surface, suscitava interesse tra il pubblico di tecno fan.


Con Lumia 650, ufficializzato a febbraio 2016, gli osservatori più attenti hanno però notato che qualcosa stava cambiando. Lo smartphone in sé era un onesto midrange con una scocca che tornava a strizzare l'occhio a quei materiali premium che latitavano nei top gamma Lumia 950 e 950 XL. Ma il vero elemento di novità introdotto dal Lumia 650, nonché uno dei primi segnali che qualcosa stava mutando nel rapporto tra l'utenza consumer e Microsoft, lo si ritrova nei comunicati ufficiali di presentazione e nella successiva campagna di marketing. Lumia 650 è un terminale "Pensato per le aziende", recitavano i messaggi pubblicitari. Sia chiaro, Microsoft, e Nokia prima ancora, aveva spesso individuato nell'utenza aziendale un importante target di riferimento, ma il messaggio non era mai stato formulato così chiaramente in fase di lancio di un nuovo modello. Lumia 650 è stato accolto per quello che era, un terminale onesto, nel quale i più ottimisti intravedevano il nucleo di un cambiamento che avrebbe dovuto portare allo sviluppo dei Lumia di fascia alta, o meglio, dei nuovi smartphone Windows 10 Mobile realizzati con la stessa cura dei dispositivi Surface. Speranze rinvigorite dal un costante percorso di sviluppo di Windows 10 e Windows 10 Mobile che proseguiva, lontano dai riflettori, con la collaborazione degli utenti Windows Insider.

BUILD 2016, Bot, AI e Cloud sono i protagonisti

Uno degli eventi Microsoft più importanti dell'anno, la build Developer Conference, è divento il palcoscenico per svelare il crescente interesse dell'azienda nei confronti dei servizi di machine learning e di intelligenza artificiale che alimenta i bot di nuova generazione. La principali novità, come era lecito attendere da un evento rivolto agli sviluppatori, sono state di tipo software: dal bot framework, con il quale gli sviluppatori possono creare bot "smart", alla Skype Bot Platform, grazie alla quale bot di terze parti iniziano ad essere integrati nel popolare servizio di messaggistica istantanea e VoIP di Microsoft. Alla base c'è un nuovo modo di impiegare l'intelligenza artificiale per consentire all'utente di interagire con assistenti digitali evoluti. Un esercito di bot che prende vita partendo dal concetto di "Conversations as platform", ovvero di un'interazione uomo-macchina che segue gli schemi della conversazione colloquiale tra esseri umani.

Anche Cortana, l'assistente digitale che Microsoft prova a diffondere in maniera capillare, diventa ancor più smart grazie al potenziamento della Cortana Intelligence Suite, che comprende funzionalità avanzate di analisi, big data e machine learning. A rendere possibile tutto quello che ho appena descritto è Azure, la piattaforma cloud di Microsoft - ed il dato non sfugga, perché servirà riprenderlo a breve. Durante Build 2016 Microsoft condivide con orgoglio alcuni dati su Azure che delineano chiaramente la crescita dell'ecosistema cloud: l'85% delle compagnie nella lista di Fortune usano Azure, Azure ospita 1,4 milioni di database SQL e 5 milioni di organizzazioni utilizzano Azure Active Directory. Il tasso di crescita è decisamente elevato come testimoniano le 120,000 sottoscrizioni mensili.

In occasione della Buid Developer Conference 2016 Microsoft fornisce un aggiornamento sulla diffusione del sistema operativo Windows 10 che tocca quota 270 milioni di utenti attivi ad otto mesi di distanza dall'arrivo della versione stabile (29 luglio 2015) e ufficializza l'Anniversary Update, dando appuntamento all'estate successiva per il rilascio della versione stabile. La casa di Redmond annuncia, inoltre, l'avvio delle consegne del visore di Realtà Aumentata Hololens e celebra il successo di Office, che può vantare 1.2 miliardi di singoli utenti e 50,000 nuove imprese che scelgono ogni mese il servizio. Windows 10 Mobile resta defilato, ricevendo, quasi per osmosi, le novità introdotte nella declinazione desktop del sistema operativo.

Primavera 2016, Microsoft scopre le carte

Il cammino di Microsoft sintetizzato sino ad ora deve essere considerato, semplicemente, come la punta di un iceberg, ciò che sta sotto di essa non sempre può essere percepito dall'utenza consumer, sia perché si tratta di argomenti che consumer non sono, sia perché, per comprendere qual è esattamente il business su cui Microsoft fa affidamento, bisogna andare oltre quel nucleo di fonti e notizie che alimenta l'informazione destinata all'utenza consumer.

Il dato certo è che alla fine del primo trimestre 2016 qualcosa inizia a scricchiolare in un'apparente solida strategia di commercializzazione di prodotti consumer. Le onde di quello che si rivelerà successivamente un sisma si trasmettono dai vertici alla periferia, dai dirigenti di Microsoft USA a quelli che operano nel mercato italiano. E' Terry Myerson, Vicepresidente Esecutivo Windows and Devices Group, a pronunciare le prime dichiarazioni che confermano come il progetto originale sta mutando. A fine marzo 2016, Myerson ha affermato nel corso di un'intervista a The Verge:

Il nostro impegno con gli schermi da 4" è totale, ci sarà un periodo in cui saranno il nostro focus, ma attualmente sono parte della famiglia, non il nucleo in cui spero di generare l'interesse degli sviluppatori il prossimo anno.

Se si vuole raggiungere un gran numero di utenti mobile, Windows Phone non rappresenta il modo per farlo. Se si vuole raggiungere un gran numero di utenti Windows, allora questi sono rappresentati dalla più ampia base installata di dispositivi con schermi da 9" a 30". Se si vogliono realizzare cose nuove ed emozionanti, allora Xbox e HoloLens sono i luoghi giusti per discuterne

La prima tegola cade su chi sperava che, dopo un Lumia 650 'così, così', in autunno sarebbero arrivati nuovi top gamma pronti a dare un nuovo impulso all'ecosistema Windows 10 Mobile. Tegola che colpisce non soltanto gli utenti finali, ma anche i partner che avevano investito risorse per supportare l'ecosistema W10M e che, alla luce della presa di posizione di Microsoft, da quel momento in avanti, avrebbero considerato con maggiore scetticismo l'opportunità di creare nuovi terminali W10M - se non ci crede chi ha sviluppato il sistema operativo, è comprensibile che anche i partner non lo facciamo.

Qual è il focus? A denti stretti anche Microsoft Italia inizia a parlare

Quella che segue è una lettura delle vicende della casa di Redmond resa possibile dai dirigenti di Microsoft Italia con i quali ho avuto modo di parlare nei mesi scorsi. Dirigenti che hanno avuto il compito di gestire una situazione non semplice, anche sul piano della comunicazione con la stampa, ed ai quali va dato il merito di aver parlato chiaramente con i media.

La prima occasione si è presentata con la presentazione italiana del Surface Hub (21 aprile 2016) durante il Microsoft Forum 2016. Evita Barra, Direttore della Divisione Windows di Microsoft Italia, seppur a denti stretti, lasciava intendere che qualcosa era effettivamente cambiato nella gestione del business mobile di Microsoft, ma era piuttosto evidente che non era ancora autorizzata a dirlo. Quando ho chiesto alla dirigente chiarimenti sulla strategia mobile, alla luce delle precedenti dichiarazioni di Terry Myerson e facendo notare che lo stesso Amministratore Delegato di Microsoft Italia, Carlo Purassanta, nel discorso di apertura dell'evento, aveva citato il 'mobile computing' come fattore che guida il processo di trasformazione digitale, la risposta è stata:

Si può pensare a quanti servizi di Microsoft sono rivolti ad una strategia mobile – magari non si chiama Lumia, si chiama Android o iPhone – però il numero di servizi che abbiamo reso disponibili anche per le altre piattaforme dei competitor in ambito mobile ci dicono che la strategia mobile è importante e lo è perché abbiamo presentato Windows 10 come una piattaforma universale … La domanda è legittima perché è il cuore di una parte, anche se, quando Satya Nadella parla di mobilità, lui dice subito “e con mobilità io non parlo di dispositivi mobili, ma di esperienze mobili, indipendentemente dal dispositivo". Questa strategia è molto solida, è forte ed ha diverse proof of execution, a Build abbiamo visto cose incredibili.

Non si poteva ancora dire che la strategia per la produzione di nuovi dispositivi hardware a marchio Lumia/Microsoft volgeva al termine, ma si poteva concentrare l'attenzione sullo sviluppo del software e dei servizi resi disponibili seguendo il modello del cross-platform. Del resto, come ricordato in apertura (non a caso) Microsoft è un'azienda di software - ma vedremo a breve chi ha ribadito in maniera chiara una definizione che, nel corso degli ultimi dodici mesi, poteva apparire agli utenti consumer quanto meno riduttiva.

Evita Barra, nel corso dell'intervista, ha sottolineato un'altra accezione del concetto di mobilità, ricordando le parole del CEO Nadella, mobilità non coincide con il concetto di dispositivi mobile, ma con ''esperienze mobili'' - che vuol dire tutto o niente a seconda di quanta consapevolezza si ha del business portato avanti da Microsoft che va al di là della mera produzione di terminali. Da questo punto di vista, l'interruzione o la sospensione dell'attività di produzione e vendita di smartphone non equivale a fallimento della strategia mobile.

Microsoft investe tutto il suo futuro nel cloud

Per ottenere dichiarazioni ancor più chiare ed esplicite dai dirigenti di Microsoft Italia ho dovuto attendere la fine di maggio. Il contesto in cui tali informazioni sono state fornite è abbastanza esplicito per comprendere qual è il focus dell'azienda. Si è trattato infatti, della tappa italiana del Microsoft Cloud Roadshow, che ha rappresentato un punto di incontro tra professionisti dell'IT, sviluppatori e aziende interessate ad approfondire le tematiche del cloud computing.

Ad aggiungere in maniera inequivoca dettagli a riguardo è stato Fabio Santini, Direttore della Divisione Developer Experience and Evangelism. Considero, ad oggi, le sue dichiarazioni quelle più chiare ed esplicite rese da un dirigente di Microsoft Italia per chiarire la strategia mobile dell'azienda e, per questo, continuo a riconoscere a Santini il merito di avere avuto la volontà e il coraggio di pronunciarle così apertamente, in una fase in cui non era ancora ben definita la strategia da adottare sul fronte della comunicazione.

La mia domanda era sempre la stessa: il mobile è un elemento fondamentale della strategia sintetizzata da Satya Nadella con "mobile first, cloud first", siamo rimasti un po' sorpresi dopo le recenti dichiarazioni della dirigenza di rallentare lo sviluppo di nuovi prodotti mobile. Qual è la posizione di Microsoft sul punto? Dopo aver ribadito il concetto di mobile che non coincide con smartphone ...

In primo luogo, bisogna chiarire il concetto di mobile in generale. Stiamo vivendo una fase di transizione. Oggi l'unico strumento che utilizziamo per accedere in mobilità è lo smartphone, ma non sarà più così nei prossimi anni. La mobility sarà intorno a noi e sfrutteremo device che ci circondano per connetterci e svolgere delle attività.

... Santini, con onestà intellettuale, ammette:

Dal punto di vista dei device, Satya, secondo me, sta facendo la cosa giusta per questa azienda. Nel momento in cui si dispone di un dispositivo come questo (Lumia) e nel mercato si ha il 3% di share, si è di fronte ad una scelta importante: investire pesantemente per portare il 3% al 15% o investire pesantemente per fare in modo che il 97% dei device abbia soluzioni Microsoft? E' evidente che la scelta è investire per fare in modo che i servizi di Microsoft siano perfetti su ogni dispositivo mobile.

Dell'opera di 'esportazione' delle proprie app e servizi verso piattaforme concorrenti Microsoft ne aveva ampiamente dato prova nei mesi precedenti, si pensi alle app Office o alla stessa Cortana disponibili anche per Android e iOS, ma le dicharazioni non hanno nascosto la resa sul fronte della competizione con altri produttori di smartphone. E' stato lo stesso dirigente a chiarire, successivamente, qual è l'obiettivo di Microsoft nel momento investe risorse per la produzione di nuovi dispositivi hardware - e queste parole, come si dirà alla fine, restano molto attuali anche a diversi mesi di distanza dal momento in cui sono state pronunciate:

Quando Microsoft si focalizza sui dispositivi quello che vuole realizzare è creare nuove categorie. Non è più interessata a competere in un mercato affollato di telefoni.

Quando abbiamo realizzato Surface Book, l'abbiamo fatto per creare una nuova categoria che non esisteva; quando abbiamo creato Surface Pro abbiamo creato una categoria che non esisteva ed Apple ci ha seguito. Quindi Microsoft svilupperà dispositivi per creare nuove categorie, non per diventare leader del mercato di quello specifico dispositivo, perché non è il nostro mestiere. Tutto quello che stiamo facendo per innovare lo smartphone riguarda la domanda: qual è la nuova categoria di smartphone? Continuum andava in questa direzione, nella direzione in base alla quale lo smartphone diventa il tuo PC.

Si tratta di una nuova categoria di prodotti, come Hololens. La vendita dei dispositivi, la costruzione dei dispositivi, la distribuzione dei dispositivi non è il cuore di questa azienda. E’ il cuore dei nostri partner. Il giorno in cui raggiungeremo il miliardo di utenti che utilizzeranno Windows 10, a quel punto quello che conterà sarà il prossimo dispositivo con Windows 10 ... Ecco il perché delle scelte che sono state fatte: focus sulla creazione di nuove tecnologie, lancio di nuove categorie che poi il mercato segue.

Il quadro, all'inizio dell'estate, era chiaro e completo: il ruolo di Microsoft come (potenziale) protagonista di primo piano nel mercato smartphone inizia a sgretolarsi e l'azienda torna ad essere principalmente quello che è sempre stata, un colosso che sviluppa software e servizi. Rispetto al passato, tuttavia, varia l'ambito di applicazione, così come è mutato il mercato del personal computing, sempre più proiettato verso il cloud. I concorrenti di Microsoft non sono più Apple, Samsung ed il gran numero di produttori asiatici, quanto Google e Amazon. Non parliamo più di smartphone, nè di device, quanto di aziende che investono in misura più o meno maggiore risorse nel mercato cloud. Fabio Santini, sul punto è stato decisamente chiaro:

Se esaminiamo i tre cloud vendor [Microsoft, Google e Amazon ndr.], non c'è alcun dubbio che Microsoft è l'azienda che sta investendo il proprio futuro sul cloud, le altre aziende hanno un buon cloud, ma non è il loro business principale.

Arrivati a questo punto della storia, si potrebbero approfondire il tema del cloud computing e delle risorse che Microsoft investe nel settore, con il rischio che l'utente consumer, tra qualche sbadiglio ed alcuni ostacoli legati all'analisi di argomenti strettamente tecnici, potrebbe sentirsi escluso. Ma la chiave di lettura per comprendere il nuovo corso di Microsoft si snoda partendo proprio dalla frattura tra ciò che l'utente consumer percepisce (anche a causa dei media che lasciano filtrare solo un certo genere di informazioni) e ciò che è l'attuale core business della casa di Redmond, un business che tocca solo indirettamente il mercato consumer.

Se dovessimo giudicare esclusivamente l risultati ottenuti con la vendita degli smartphone Windows Phone e Windows 10 Mobile, il quadro sarebbe quello di un'azienda prossima al fallimento, ma i bilanci dicono il contrario e, in prospettiva futura, il core business di Microsoft, il cloud, ha ulteriori margini di crescita. Per percepire, senza scendere in tecnicismi, le potenzialità del cloud, basti pensare al fatto che lo stesso concetto di ''cloud'' si è dilatato negli ultimi anni. La "nuvola" come spazio di archiviazione "remota" destinato a singoli e aziende è un ramo di attività che continua ad essere portato avanti dalla casa di Redmond (si pensi a OneDrive), al pari di quello che interessa Office, 'nebulizzato' anch'esso in versione 365, ma si tratta di' una primordiale accezione dei servizi cloud, proiettati ora verso il cosiddetto "intelligent cloud", le soluzioni di cloud ibrido, il mercato dei Big Data analytics e l'IoT. Una miniera d'oro per la casa di Redmond, che sviluppa e gestisce in prima persona la piattaforma cloud di Azure (a differenza, ad esempio, di Amazon che propone un'offerta cloud basata su prodotti non suoi).

ESTATE 2016, Tempo di Windows 10 Anniversary Update

Mentre Microsoft punta in alto con un'offerta cloud sempre più strutturata rivolta alle aziende l'utenza consumer, continua ad utilizzare un PC Windows. Nell'estate del 2016 si registrano due importanti eventi legati al sistema operativo di Microsoft. A fine luglio termina l'offerta che nei precedenti 12 mesi aveva consentito agli utenti Windows 8.1 e 7 di aggiornare gratuitamente il PC a Windows 10, subito dopo - a partire dal 2 agosto - viene rilasciato il primo consistente major update della sistema operativo, l'Anniversary Update. Microsoft prende atto che il ritmo di diffusione del sistema operativo Windows 10 non è elevato come sperato e, nonostante la possibilità dell'aggiornamento gratuito, l'utenza resta fedele a Windows 7, installato ancora oggi (ottobre 2016) in quasi la metà dei sistemi desktop.

Il traguardo del miliardo di dispositivi Windows 10 nel 2018 non verrà raggiunto, ammette Microsoft a luglio, nonostante Windows 10 non sia più soltanto una piattaforma software destinata all'integrazione in PC e portatili, ma in un più ampio numero di dispositivi comprendenti gli smartphone Windows 10 Mobile, il visore Hololens e la console Xbox One. Gli smartphone Windows 10 Mobile vengono ancora una volta messi in secondo piano: l'aggiornamento arriverà, ma solo dopo l'avvio della distribuzione di quello destinato ai sistemi operativi desktop. Microsoft continua, in ogni caso, ad operare per creare un ecosistema coerente il cui collante continua ad essere il software. In tale prospettiva deve essere letta, ad esempio, la universal windows platform, l'unificazione dello Store di Windows con quello di Xbox e l'inserimento di giochi tripla AAA first party nello Store unificato, idea pregevole, benché non sempre accompagnata da un'esecuzione altrettanto impeccabile (qualcuno ricorda la versione di Quantum Break per PC inserita nel Windows Store?).

In estate Microsoft offre nuovi indizi sui settori di interesse: Terry Myerson preannuncia in occasione di IDF 2016 l'integrazione in Windows 10 della Windows Holographic shell - la piattaforma per la gestione delle applicazioni di realtà virtuale, aumentata e mixed reality - prevista per il 2017. Un passo importante per dare un impulso alla diffusione delle periferiche di AR e VR anche nel segmento mainstream. Si va oltre Hololens, che rimane poco più di un concept acquistabile a caro prezzo dagli sviluppatori interessati, e si pongono le basi per una diffusione delle periferiche di Realtà Aumentata e Virtuale su più ampia scala. Ulteriori dettagli del progetto saranno forniti nei mesi successivi.

SETTEMBRE, Niente smartphone consumer per qualche anno

A settembre, mentre sullo sfondo i rumor continuano a riproporre ciclicamente l'arrivo del Surface Phone, Microsoft Francia rilascia una dichiarazione chiara, che sposta l'appuntamento con il mercato degli smartphone consumer non non di pochi mesi, come aveva lasciato intendere Terry Myerson in primavera, ma di "qualche anno". Microsoft ha perso il treno e ne prende atto. Gli addetti ai lavori ne erano al corrente, l'utenza consumer lo aveva percepito, ma l'effetto delle dichiarazioni è ugualmente dirompente:

La nostra strategia per Windows Phone [sic] è concentrarsi sui clienti enterprise, siamo fuori dal mercato di massa. Il costo del biglietto di entrata nel mercato di massa è troppo alto ora, e stiamo scommettendo in un balzo generazionale della tecnologia entro qualche anno con un cambio di paradigma. In questo periodo di transizione non resteremo nel mercato degli smartphone consumer.

A tali dichiarazioni faranno successivamente eco nel mese successivo quelle di Satya Nadella che dichiarerà in un'intervista a Recode:

Abbiamo ovviamente perso la sfida nel mobile. Ora dobbiamo assicurarci di far crescere nuove categorie [di prodotti].

Si noti come, nelle dichiarazioni di Nadella, l'inevitabile ambiguità del concetto "mobile", che caratterizzava quelle rilasciate dai dirigenti di Microsoft (Italia) in primavera, non sussiste più. Il fallimento in questo caso è nel (mercato) mobile ed è un fallimento che non può più essere nascosto o dissumulato perché le statistiche parlano chiaro da molti mesi. Lo share di Windows 10 Mobile è crollato in tutti i mercati, anche in quelli, come l'Italia, che hanno sempre accolto calorosamente i dispositivi mobile di Microsoft (anche grazie alla presa che i brand "Nokia" e "Lumia" ha avuto nel corso degli anni).


Dimostrare che un catalogo di prodotti Windows 10 Mobile esiste ed è ancora attuale viene affidato ai pochi(ssimi) partner che continuano a portare avanti progetti nati diversi mesi prima (quando, probabilmente, non era ancora scontato che Microsoft avrebbe messo in pausa lo sviluppo di nuovi terminali). HP Elite X3 è lo smartphone W10M che cattura maggiormente l'attenzione, è il più potente Windows 10 Mobile mai prodotto e, sulla carta, è in grado di competere con gli smartphone più blasonati. Arriva però sul mercato con un prezzo che lo pone subito fuori mercato e con un target di riferimento che torna ad essere l'utenza aziendale - così come lo era stato quello del Lumia 650. Ma le aziende sono disposte a spendere oltre 850 euro per un terminale? e Continuum è veramente così maturo per dare concretezza alla definizione che la stessa HP dà del prodotto? ll primo dispositivo aziendale 3-in-1 al mondo che unisce la potenza e la produttività di un PC alle funzionalità di uno smartphone avanzato in un dispositivo elegante e sicuro. Più di un dubbio lo nutro, e lo faccio con i trascorsi di chi - sin dall'epoca dei Pocket PC - ha sempre rincorso il sogno di un PC che 'entra in una tasca'.

Microsoft tiene la conferenza Ignite alla fine di settembre, evento che rappresenta una nuova occasione per strizzare l'occhio ai professionisti IT. Si parla ovviamente di cloud, formazione, sicurezza, AI, argomenti che si limitano a lambire gli interessi dell'utenza consumer. Non manca un dato sulla diffusione di Windows 10 che tocca quota 400 milioni di dispositivi attivi, ancora troppo pochi per spodestare Windows 7 dal trono di sistema operativo più diffuso e un business, quello della vendita delle licenze del sistema operativo, non più redditizio come un tempo, complice un mercato PC in costante declino.

Per Nadella è tempo di guardare oltre, focalizzarsi su nuove categorie di prodotto, come Hololens, o meglio, come i dispositivi che sfrutteranno la Holographic Platform integrata in Windows 10. Si coglie la sottile, ma rilevante, sfumatura? E' sempre il software la pietra angolare per leggere correttamente il modus operandi di Microsoft. Ed infatti, il fallimento nel mobile pone fine ad una gamma di prodotti hardware, ma non allo sviluppo del software, Windows 10 Mobile, che prosegue ugualmente con il costante contributo degli utenti Windows Insider.

OTTOBRE 2016 - Microsoft: hardware poco e non per tutti, ma stupisce

Arriviamo al passato prossimo con la presentazione avvenuta poco più di una settimana fa. I riflettori si sono accessi sul Surface Studio, il nuovo All-in-One che ha colpito positivamente addetti ai lavori e pubblico di appassionati. La natura di Microsoft resta quella di un'azienda principalmente impegnata sul fronte del software e, anche quando l'ospite d'onore è rappresentato da un dispositivo hardware, un ampio preambolo è dedicato a Windows 10 Creators Update, il major udpate che sarà disponibile nel 2017 e che valorizzerà al meglio Surface Studio. Il prodotto non è destinato all'utenza consumer, quanto al pubblico dei professionisti che operano nel settore della grafica e della modellazione 3D, sarà distribuito in un numero limitato di mercati che, come spesso purtroppo accade, non comprendono quello italiano - non inizialmente quanto meno.

Eppure la capacità di attirare il pubblico di tecno fan è quella di sempre. Per pochi o per molti, i prodotti Surface di Microsoft piacciono e il nuovo Studio non fa eccezione. A dodici mesi dal precedente evento dedicato ai nuovi prodotti hardware, la casa di Redmond si presenta con una line-up molto più ridotta - niente smartphone, niente Surface Pro 5, niente indossabili, fa eccezione un refresh del Surface Book che, tuttavia, ne lascia invariato il design. La capacità di generare interesse nell'utenza mainstream, tuttavia, è rimasta inalterata, così come la volontà e la capacità di investire nello sviluppo di hardware con il principale scopo di creare prodotti capaci di distinguersi dalla massa, dando vita a nuovi segmenti di mercato. Le aspettative di Microsoft non saranno mal riposte, visto che basterà attendere alcuni giorni prima che un importante brand come Dell raccolga la sfida anticipando l'arrivo di una sua interpretazione del Surface Studio.

A ottobre 2016 tornano quindi attuali le parole che Fabio Santini aveva pronunciato in primavera: Microsoft svilupperà dispositivi per creare nuove categorie non per diventare leader del mercato di quello specifico dispositivo, perché non è il nostro mestiere. Il mestiere di Microsoft, dovrebbe esser ormai chiaro, è sviluppare software - sia quello necessario per gestire sofisticate piattaforme cloud e algoritmi di intelligenza artificiale, sia il sistema operativo di un moderno 2-in-1 - l'hardware, quando viene realizzato, diventa ad esso funzionale. Le anticipazioni fornite da Terry Myerson nel mese di agosto trovano inoltre conferma per quanto riguarda le periferiche che supporteranno la Windows Holographic Shell ed iniziano ad apparire i nomi dei partner che commercializzeranno i visori a prezzi contenuti nei prossimi mesi (appuntamento alla conferenza WinHEC di dicembre per i dettagli).

Sul fronte dei sistemi operativi desktop mancano nuovi aggiornamenti sullo stato di diffusione di Windows 10, i numeri restano quelli comunicati a settembre, mentre le statistiche di fonti non ufficiali fanno riferimento ad una battuta d'arresto dello share che si attesta intorno al 22% della base installata degli OS desktop. Anche in questo caso, tuttavia, non bisogna perdere di vista la tensione verso il cloud, né l'importanza che per Microsoft assume l'utenza aziendale. A metà ottobre arriva la versione finale di Windows Server 2016, la casa di Redmond lo presenta come il sistema operativo pronto per il cloud, che consente di applicare nuovi livelli di sicurezza e innovazione alle applicazioni e alle infrastrutture che potenziano l'azienda. Cloud e software tornano ad andare a braccetto, formando il binomio che ci ha accompagnato durante il lungo excursus sugli ultimi 12 mesi di Microsoft.

IL FUTURO

Si farebbe cattiva informazione, fornendo false speranze, se si volesse convincere a tutti i costi l'utenza del fatto che, lontano dai riflettori, esiste una chiara strategia per tornare a commercializzare smartphone (consumer e non). Le dichiarazioni della dirigenza sono state sufficientemente chiare ed anche le fonti che abbiamo recentemente contattato nel mercato italiano ci hanno confermato tale mancanza di obiettivi, quanto meno nel breve periodo. Microsoft, se fosse necessario ricordarlo, è un'azienda in ottimo stato di salute - si veda l'ultimo bilancio trimestrale - che dispone di mezzi e risorse umane per sviluppare idee e progetti innovativi. Alla capacità di sviluppare un'idea non si è sempre accompagnata la parallela abilità di finalizzarla e più l'idea è accattivante, più la delusione è forte quando si deve prendere atto che è rimasta tale.

Dopo aver esaminato i suoi ultimi 12 mesi, non mi sento di criticare Microsoft per non essere riuscita ad imporsi in un mercato smartphone sempre più affollato - anche aziende più navigate del settore lo hanno dovuto abbandonare dopo anni di militanza o sono state costrette ad accontentarsi di quote di mercato trascurabili. Al limite, posso criticare la casa di Redmond per non essere riuscita a valorizzare l'eredità di un grande brand come Nokia, e per l'incapacità di creare effettivamente (e non solo sulla carta) a nuove categorie in ambito smartphone. Il progetto Continuum, lo smartphone che prende il posto del PC, per il momento, resta un'impresa incompiuta, in attesa che l'evoluzione tecnologica assecondi l'idea. Microsoft non è nemmeno riuscita a creare un solido ecosistema di partner impegnati sul fronte di Windows 10 Mobile. Con Surface Pro Microsoft lo ha fatto, partendo da una posizione di monopolio del mercato OS desktop, ma sono stati necessari quattro anni, quattro differenti iterazioni del prodotto e la necessità di prendere atto dei primi fallimenti, per ripartire con il piede giusto. Il business degli smartphone consumer a marchio Microsoft è stato, al contrario, messo in pausa dopo poco più di un anno.

Oggi le statistiche di mercato parlano chiaro: Windows 10 Mobile da potenziale terzo polo del mercato smartphone confluisce nella categoria residuale "Others", ovvero gli 'altri sistemi operativi' hanno provato a lottare con i giganti del mercato, Android e iOS. Windows 10 Mobile è in compagnia di BlackBerry OS e Tizen con i quali detiene, complessivamente, lo 0,3% del mercato smartphone (statistiche Strategy Analytics relative al terzo trimestre 2016). Alla fine del 2016 quel 3% di quote di mercato da portare, eventualmente, al 15% con pesanti investimenti a cui aveva accennato Microsoft in primavera appare come un ricordo lontano e un traguardo irrealizzabile. Surface Phone resta sullo sfondo, ma, se e quando arriverà, si rivolgerà all'utenza aziendale o proverà, nuovamente, a fare da apripista a nuove categorie di prodotto con tutte le incertezze del caso.

Ad ogni cosa, naturalmente, deve essere dato il giusto peso e bisogna essere in grado di valutare nella sua totalità l'articolata attività portata avanti da Microsoft in cui "Windows e dispositivi" rappresenta solo una delle voci in bilancio e non la principale. La sospensione del business smartphone consumer non rappresenta una tragedia irrimediabile per un'azienda dalle spalle forti che, per utilizzare le recenti dichiarazioni di Nadella, "è una società che bada alla sostanza", e che ha già ben chiara la direzione da prendere, anche se la meta finale, non necessariamente, coincide con il mercato consumer e se il percorso per raggiungerla passa per le inevitabili riorganizzazioni della struttura aziendale. Il mercato cloud, come detto, è una miniera d'oro per Microsoft - e intendo "oro" come sinonimo di profitti, non di semplice potenziale da sviluppare in un futuro più o meno prossimo - gran parte del resto, al momento, viene posto in secondo piano, benché, dal punto di vista della comunicazione orientata all'utenza consumer, parlare di Realtà Aumentata, nuovi aggiornamenti di Windows 10 e prodotti che vedremo tra molti mesi (si pensi alla console Scorpio), risulti indubbiamente più efficace ed accattivante.

Dovrebbe esser chiaro, in conclusione, in che senso Microsoft è un'azienda con la testa tra nuvole, mi riferisco, naturalmente, a quello che è il suo attuale core business, il cloud. Al tempo stesso, restando immobili in tale posizione - comprensibile, condivisibile, redditizia per un'azienda che in fin dei conti deve produrre utili - si rischia di perdere di vista quello che viaggia più rasoterra - le nuvole, si sa, offuscano la visione - ma presenta, ugualmente, interessanti opportunità di crescita. Il grande interesse suscitato dai prodotti Surface tra l'utenza consumer, da questo punto di vista, dovrebbe rappresentare un indicatore sufficientemente esplicito.


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Commenti

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Pavilion6159

Beh non funziona proprio tutto alla perfezione... esempio il servizio che gestisce le app in background spesso crasha e causa ad esempio il fastidioso problema di non ricezione dei messaggi di whatsapp. Trovo vergognoso il fatto che microsoft non abbia trovato una soluzione. Non ho un telefono del cavolo che non riesce a reggere le app in background, ho un Lumia 950

pietro

i soldi li hai dati completi o quasi completi?

SirMau

per me soggettivamente parlando è completo ma molti altri dicono che mancano funzionalità.

danitkd93

"mancano alcune funzionalità. per me è completo" ti sei contraddetto da solo. Se è completo non mancano funzionalità, al massimo vada per è completo ma poco ottimizzato. Cmq per la completezza diciamo che dipende molto dall'utilizzo che uno ne fa dello smartphone.

SirMau

Mancano alcune funzionalità. Per me é completo, va ottimizzato ulteriormente e sarà perfetto

danitkd93

perche quasi?

MatitaNera

Ma non è una questione di cosa e' meglio o cosa preferisci tu, io sto parlando di tendenza generale, ohibò

GasNonGas Gabriele

io.
potete dire quello che volete ma il Pc è ancora una spanna e più sopra agli smartphone e tablet. ho un lumia 735, un tablet lenovo Android ed un Desktop .
Il Pc rimane e, visto come sta andando il resto, rimarrà il mio device preferito. Anche solo per navigare.
Ah, ho appena comprato il mini classic nes...ed un angolino nel mio cuore lo ha già ritagliato :-D

clodi95

Sì, sono stati soldi buttati. Del resto Nadella non è mai stato d'accordo sull'acquisizione di Nokia...

tommaso de luca

Beh togli pure il "quasi", ad oggi non ci sono più win phones. Tra qualche mese i Lumia 950 saranno chiaramente obsoleti, oltre a non essere stati mai dei terminali favolosi; tolto l'HP, uscito sul mercato perché credo oramai costasse meno che toglierlo, nulla si vede all'orizzonte...
Che nostalgia dei tempi dei Lumia della NOKIA... Il mio bel 920 é ancora li, bello...

peace and love

tommaso de luca

Bah, ad oggi negli US win10 mob è in discesa perenne e si attesta al 3,4 %, con I 2 Apple e Google che si spartiscono la torta. Non ci vedo tante differenze rispetto all'Europa. La vera differenza sta piuttosto nel successo di iOS negli US rispetto a qui in Europa. MA Win 10 mob non ha grandi differenze...
Nel mondo nel Q1 2015 MS aveva un 2.5% che è sceso ad un misero 1% nel Q1 2016.
Non vedo tanta disinformazione, vedo solo la logica delle conseguenze delle scelte fatte da Microsoft. Nulla di strano.

peace and love

Mauro

Questa percezione del completo abbandono si sente solo qui in Italia (e forse in europa) ma in America le cose continuano a progredire normalmente. É solo per la disinformazione qui che si é creata questa convinzione dell abbandono completo.

MatitaNera

intendevo che c'è quasi un problema oggettivo di mancanza di hardware nmobile, in questo momento

tommaso de luca

Scusa, non voglio essere polemico ma... Scrivere che un OS ha meno app perché è "completo" per me non ha alcun senso e relega iOS al OS meno completo della storia. WIN10 mob ha meno app perché ha meno utenti e quindi pochi sono quelli che ci investono sopra del denaro; hai oggi 2 OS che coprono il 95% degli utenti mondiali, scrivere una app costa come anche aggiornarla, perché dovrei farlo per un misero 5%?
Hai ragione, oggi gli sviluppatori non hanno ancora abbandonato ed aggiornano le app; domani, quando gli utenti di win10 mob caleranno ancora (lo stanno già facendo), avranno sempre meno interesse a spendere dei soldi per un OS per pochi.
Poi a me win10 mob piace parecchio, ma un buon OS da solo non serve a molto....

peace and love

Mauro

cioè che chiunque può utilizzarlo, consumer e business, essendo completo.

MatitaNera

usato da chiunque...su quali dispositivi non si sa...

Mauro

Al lato pratico non hanno abbandonato proprio niente. Da poco hanno aggiornato alcune app fondamentali. Gli sviluppi continuano ad esserci. Ce ne sono di meno perché l' OS sta diventando completo e quindi c'è meno esigenza.L' Os è pronto per essere usato da chiunque.

tommaso de luca

Ops... guarda che non sto denigrando Win10 mob, sono anche io possessore di un 930, più o meno contento.
Sto solo riflettendo che non trovo un senso nel dire a parole che continueranno lo sviluppo del settore mobile con win 10 ed al lato pratico lo hanno abbandonato.
E se non sono loro, secondo me tra qualche mese saranno gli sviluppatori ad abbandonare la nave e ci ritroveremo senza aggiornamenti; chi obbliga i (pochi) sviluppatori presenti ad aggiornare le app? Cosi' tra poco avremo un SO perfetto ma con poche app e non aggiornate. Inutile.

peace and love

Mauro

Imbarazzanti i commenti su Windows mobile.
Vorrei dire la mia. Avevo un 620 e l ho usato per più di un anno, poi perso / rubato. Preso un 735 ce l ho da 1 anno o più credo. Aggiornato da un paio di settimane a Win10 con l' app apposita. Il prossimo? Un altro win10mobile. E niente, continuo felice la mia vita.

Mauro

Se devo fare diverse cose, ovvio.

Mauro

Zio l hai capito che Win10 mobile sarà supportato allo stesso modo di win10 desktop?
Non capisco quali sono i tuoi dubbi. Io ho un telefono 735 aggiornato a win10 e il prossimo sarà lo stesso un win10. Non capisco che problemi ci sono. Il sistema è ottimo la sincronizzazione è perfetta, messaggi e chiamate one drive etc. al pari finalmente dei servizi Apple.

tommaso de luca

Prima di tutto complimenti per l'articolo, bello e che cerca di mettere luce su una questione decisamente opaca...
Alla fine è chiara adesso la strategia della MS. E vista la fatica nel settore Mobile ha anche il suo senso, anche se ha la sua dose di rischio perché offre alla utenza un universo monco rispetto al concorrente Apple.
Hai poco da dire che "mobile" significa non solo cellulari, per adesso questo vuol dire e penso così sarà per i prossimi anni. E MS ha abbandonato il campo. Cosa voglia dire anche questo insistere sul fatto che terranno win10 mobile in vita resta inspiegabile; pare piuttosto un contentino ai vari HP che stavano spendendo milioni in sviluppo e che si sono ritrovati con un bel pugno di mosche...

Vedremo in futuro cosa ci riserverà mamma MS. Per adesso ha messo sul mercato dei bei pezzi hardware, speriamo continui ad innovare ed a spingere i suoi partner verso nuove soluzioni.

peace and love

zantek

se deve starci per più di mezzora, sì, ne conosco parecchi... anche solo per giocare a candycrush...

MatitaNera

dissento, conosci ancora qualcuno che va nella stanzetta, accende il pc, la ventola che gira...tutto questo per andare su internet ?

zantek

Dire che il PC è in disuso come oggetto consumer mi sembra, francamente, eccessivo (molto)...
i tablet e gli smartphone sono giochini divertenti ma alla fine tutti usano i PC...

SalvaJu29ro

Si ma le app su Desktop voglio vedere in quanti le utilizzano

MatitaNera

l'integrazione col pc, visto che ora i pc sono palesemente in disuso come oggetto consumer di base, non è poi questo gran plus...

zantek

Mi spiace dirlo ma è evidente che non sanno bene cosa fare... e lo dico da possessore di Lumia 920 e 735. Sarà dura passare ad Android, non mi piace ma è evidente che non c'è altra scelta (piuttosto che usare un Iphone, uso i gettoni del telefoni). Secondo me tutti i discorsi che stanno facendo hanno il sapore delle supercazzole per dare l'impressione di saperla lunga ma il discorso fa acqua da tutte le parti. Android e Apple hanno mangiato tutto perchè hanno proposto un ecosistema, inutile girarci attorno. Android non ha (ancora) un SO ma poco cambia, tanto il mobile è tutto suo. i soli servizi non ti portano da nessuna parte. perchè dovrei usare OneDrive invece di Google Drive? Senza contare il rischio che Google decida di tagliarmi le gambe e impedirmi di usare OneDrive... Outlook su Android fa pena e via dicendo... In sintesi non c'è un solo servizio MS (e faccio notare che li uso tutti) che sia così tanto superiore da farlo necessariamente preferire ad un omologo di Google. Il Bello di Windows era l'integrazione con il PC, questo è quello che lo rende interessante. Senza questa caratteristica non c'è nulla che mi faccia realmente preferire un servizio MS su un telefono Android rispetto ad un servizio Google.
Hololens & Co sono trovate simpatiche, esostiche ma al momento hanno la stessa utilità di un clacson su un 747.... incuriosiscono ma lì rimangono...
Mi spiace, ma così non vanno da nessuna parte...

Holy87

Scusami, credevo parlassi di uno streaming qualsiasi, non con Continuum

mauro morichetta

Trovo molto corretta anche questa opinione, purtroppo Windows Phone è stato messo in naftalina, forse questo evento lo avrebbe evitato.

Holy87

Impossibile. Le app Android non supportano le live tiles, sarebbero tile inutili lontane dal concetto originale.

Holy87

Sì, ok, renditi però conto che Hololens non vengono sviluppati in un anno. La gallina dalle uova d'oro di Microsoft, Azure, l'ha lanciata Ballmer. La maggior parte dei risultati che Nadella sta avendo risalgono a ciò che ha iniziato Ballmer.
L'errore di Ballmer è stato sottovalutare l'iPhone.

Holy87

Non la gente, ma gli sviluppatori.
La gente è interessata principalmente alle app.

Gianlu27

Yep, puoi. È proprio questo il bello :)

Holy87

Beh, dubito che con una chromecast riesci a vedere il film e contemporaneamente usare lo smartphone.

Holy87

Incredibile, hai espresso esattamente il mio pensiero.

Holy87

Ma, vedi, d'altronde non hanno avuto tutti i torti.
Ogni Surface ha ridefinito il mercato, se ci pensi.
Surface Pro è stato il primo tablet 2 in 1, Surface Book il primo notebook ad alte prestazioni con schermo staccabile, Surface Hub il primo computer da sala conferenze interattivo e multi-utente contemporaneo e Surface Studio il primo AiO con Dial e monitor reclinabile.
Surface Phone, ora come ora sarebbe stato semplicemente un altro smartphone Microsoft con Windows 10 Mobile.

androidx

sintetizzando ... per ms il mobile è stato un flop, sia come so che come produttore

a me, in alternativa ad Android, non dispiaceva, ma devo constatare che il sistema è pressoché abbandonato da costruttori e sviluppatori app

KaIser

secondo me sei solo troppo pessimista..
e ti posso assicurare che la divisione gaming va benissimo..
quanto ai giornalisti hai pienamente ragione..
pensano e scrivono e fanno credere ciò che vogliono loro...
soprattutto su questa piattaforma (neaddiction o come si chiama).

per quanto riguarda Gates , nessuno è eterno.
è andato in pensione , ora ci son altri .
vorrei ricordarti che proprio gates era contrario al cloud , o al gaming o a tante altre cose..
poi altri (ballmer in primis) son stati quelli che gli han fatto cambiare idea..
i risultati si son visti tutti (x360 ha dominato fino a poco tempo fa , con One il discorso è diverso ; è stato lanciato Azure e office 365 entrambi di molto successo; anche Bing , che qui la ggente manco sa cosa sia è un prodotto vincente soprattutto in U.S.A .. inoltre stanno pian piano penetrando in mercati dove prima nemmeno sony vendeva, parlo della Cina....)

perciò secondo me basterà aspettare e MS come ci sta abituando da un pò (Surface, Surface Hub , Surface Book e ora lo Studio con Dial oppure con Hololens) saprà stupirci per l'ennesima volta inventando qualcosa di nuovo..
dai tempo al tempo :D

Raffael

A me peraltro piaceva molto! Ho avuto due Samsung con WM6.x (uno touch e l'altro no) e l' htc diamond! Non capisco perché abbiano cessato di svilupparlo quando c'erano anche diverse app, come winzip, adobe Reader, Office mobile anche se abbastanza limitato (poi rimasto praticamente identico su WP), ecc...

Raiden

Se penso al mitico Htc HD2, o la serie Omnia di Samsung...e tutte le cose che potevi fare con Win mobile 6... superiore anche a Symbian

Raiden

Mentre ora le uwp hanno avuto un successo immenso....

netname

Sono un MCSA Microsoft.

proprio proprio la numero uno.... non lo è più da un bel pò.

netname

ma stanno ancora cercando di portare la potenza del clauudd su ibsbox180 ??

Pure new wool

Davvero un bel post, equilibrato e molto ben documentato con le dichiarazioni dei "protagonisti" interessantissime, complimenti!

MatitaNera

Quello sono d'accordo

KaIser

Invece secondo te era giusto continuare a spendere soldi inutilmente?
Qui non si parla di abbandono , ma di ritirata strategica chr a parer mio da utente wm10 su L950 ci sta tutta..
Quello che conta é l'OS ..
Microsoft é la numero uno in questo.
Se devo aspettare aspetto. Intanto mi godo il mio primo windows mobile.

Boronius

L'abbandono del mercato consumer smartphone rappresenta, per Microsoft, un errore strategico gravissimo che quasi sicuramente comporterà conseguenze catastrofiche per l'azienda in un termine temporale di non oltre i 10 anni nel futuro.

Emanuele

L'Asus c'è l'ho gia(e lo uso solo per quell'app di lavoro e per navigare Chrome>Edge>>>>>>ie) ma sarà che ho tutto sul 920 saranno le tile ma con Android mi sento spaesato.
Quando uscì il 950xl andai a provarlo ad un centro commerciale ma notai che con Edge in wifi scaldava comunque(non tanto quanto il 920)e non lo presi più. Non so se con i firmware successivi sia migliorato.

Solaris

Sicuro che posso? Te hai dato già prova di una chiusura mentale senza pari. Come nell'altro commento in cui parlavi di hololens, e quell'altro poveraccio ti veniva pure dietro... Cioè non dicevi cose sbagliate in se, ma intrise di propaganda di Microsoft.
Guarda, l'articolo stesso parla di continuum come immaturo nella migliore delle ipotesi
>Il progetto Continuum, lo smartphone che prende il posto del PC, per il
momento, resta un'impresa incompiuta, in attesa che l'evoluzione
tecnologica assecondi l'idea.
Lo smartphone semplicemente non solo non è in grado di prendere il posto del PC, ma è proprio un altro dispositivo, con un altra modalità d'uso, un altro feeling, altre capacità altri limiti, diverse da quelle di un PC fisso o più o meno portatile. La convergenza non si realizza forzando lo stesso paradigma su tutto ... Per questo continuum e universal platform stanno andando così male con prestazioni così sub-par

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